# sleevefest 2017

OOkeey, ultimamente mi capita di partecipare a contest di cucito su Instagram e lo faccio tranquillamente perchè confido nel mio anonimato.
Non spero di vincere, mi diverto veramente, nel partecipare.
Quest'estate c'era lo "sleevefest 2017", ossia l'invito a sperimentare maniche di vario genere e postarle.
Per chi guarda le passerelle o sbircia le vetrine non sarà una novità che quest'anno vanno di moda le maniche  che si fanno notare: plissettate, a ruota, arricciate, sforbiciate e chi più ne ha più ne metta.
Io le ho sempre evitate in precedenza perchè ho le spalle troppo larghe e le braccia troppo lunghe ma ora...chi se ne importa! Alla soglia del mezzo secolo "francamente,me ne infischio!",  tanto per citare Reth Butler, e così mi sono cucita una blusa con delle maniche a campana "che levate!" direbbe qualcuno a Roma.  
L'indumento in questione era una camicia da notte extralarge di batista finissimo con delle maniche a kimono decisamente notevoli: un lavoro certosino di plissettatura a mano e micro bordini al crochet realizzato col filo da ricamo!
 Dell'indumento originale è rimasto solo il materiale.
Ho usato quanto più possibile della parte lavorata: all'altezza dell'avanbraccio ho tagliato le maniche in sbiego, facendo combaciare le decorazioni nelle aggiunte  a ridosso della cucitura centrale.
Poi ho cucito lo sprone posteriore e a cavallo delle spalle ( yoke, lo chiamerebbero gli anglofoni) con spicchi e strisce combacianti.
Questo è il risultato.
L'ho indossata molte volte quest'estate, fresca nonostante il caldo terribile di quest'anno, e mi piace tantissimo.

  Sono molto contenta anche perchè è stato un lavoro di recupero notevole per un indumento davvero prezioso.
Ne valeva la pena.








Dritto...






...e rovescio!
                                                                                                                                     

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