Io cucio perchè...

La domanda di oggi nel challenge  #sewphotohop è: perchè cucio.
Le risposte, nel mio caso, sono molte e di vario genere ma si possono racchiudere, in maniera un po' semplicistica, in una sola: perchè posso essere me stessa, una Barbara migliorata e libera e ciò mi rende felice.
Ho sempre avuto un gusto anomalo nello scegliere i vestiti e non è mai stato facile trovarli, in più non mi piace "andare per vetrine" che, in linea di massima, offrono quello che detta la moda del momento e che quindi raramente mi alletta.
C'è poi il problema della taglia; sembra che in Italia se non sei magra...sei grassa, la qual cosa non ha senso. C'è tutta una gamma di forme e dimensioni che rendono ogni figura unica e che se non entra nella taglia 42, massimo consentito dai dettami della moda, non vuol dire che debba vestire da "nonna" o mettersi il kaftano della signora Roper!
Insomma io riempio una 44 e anche una 46 se mi gira, e sono nauseata dalle commesse legnose che mi dicono che "non trattano la mia taglia" come se chiedessi di provare la 56!
Credo di parlare a nome di molte donne.
Comunque, animosità a parte, non faccio shopping volentieri.
Non mi piace. Non mi rilassa e non mi gratifica...a meno che non si parli di negozi di stoffa!
Il discorso cambia nettamente e prende tutta un'altra piega. Parliamone.
Camminare e ammirare stoffe in un vero negozio di tessuti è come entrare in una fumeria d'oppio: alcuni sensi si assopiscono e altri vengono stimolati.
Ok,fermiamoci qui che il discorso mi prende una strana piega ...
Comunque sembra assodato che cucio per potermi vestire come mi pare liberamente e per di più cucendomelo su misura (e scusate se è poco!).
Ma non è tutto qui.
Cucire è terapeutico,come tutto quello che si fa con il cuore e per libera scelta.
Si parte sempre da un'idea d'insieme, poi arriva il colore e la consistenza del materiale, si passa al progetto (se siamo bravi abbastanza) o alla ricerca del pattern/modello (se non siamo dei modellisti).
Lo alteriamo e lo adattiamo alle nostre forme o alle nostre aspettative, insomma ci giochiamo sopra.
E non importa se non siamo Balenciaga, noi si gioca per giocare!
Io gioco per giocare.E mi diverto.
Provo e riprovo,non ho limiti di tempo nè d'altro fino a che non arrivo dove voglio.
E nessuno mi da un voto e  nessuno mi giudica, solo io e io sono la più severa giudice di me stessa.
E quando finisco un lavoro ho sempre imparato qualcosa e sono felice anche se avrò fatto degli errori perchè avrò imparato anche da quelli
Lo zen e l'arte del cucito!
Che io sia felice quando cucio lo racconta questa foto che mi ritrae di domenica sera in piedi su una sedia davanti allo specchio del bagno, mentre mostro alla comunità di cucito di Instagram i miei errori sull' ultimo vestito. Io sorrido.



Commenti

  1. Ciao Barbara! D'accordissimo con tutto quello che hai detto :) Adoro sentire ... o leggere, le ragioni per le quali ci si dedica a questa arte ... perché la sartoria è un arte!

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    1. Grazie Sasha, sono lusingata da questa tua incursione ! Sai,mi piace imparare continuamente senza accogermi di farlo e questa è un'opportunità che cucire ti da di continuo. La mia mira è di non "insultare" quest'arte e già diventare un buon artigiano sarebbe una gran cosa!

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